M.C. Goodwin - Death Quit

martedì 7 gennaio 2025

Sylvia Plath






Paralytic
: :  Sylvia Plath  : :

It happens. Will it go on? ----
My mind a rock,
No fingers to grip, no tongue,
My god the iron lung

That loves me, pumps
My two
Dust bags in and out,
Will not

Let me relapse
While the day outside glides by like ticker tape.
The night brings violets,
Tapestries of eyes,

Lights,
The soft anonymous
Talkers: 'You all right?'
The starched, inaccessible breast.

Dead egg, I lie
Whole
On a whole world I cannot touch,
At the white, tight

Drum of my sleeping couch
Photographs visit me-
My wife, dead and flat, in 1920 furs,
Mouth full of pearls,

Two girls
As flat as she, who whisper 'We're your daughters.'
The still waters
Wrap my lips,

Eyes, nose and ears,
A clear
Cellophane I cannot crack.
On my bare back

I smile, a buddha, all
Wants, desire
Falling from me like rings
Hugging their lights.

The claw
Of the magnolia,
Drunk on its own scents,
Asks nothing of life.




Paralitico


Succede. Continuerà? –
La mia mente è una rupe,
non ho dita per aggrapparmi, né lingua,
il polmone d’acciaio è il mio dio

che mi vuole bene, pompa
e ripompa i miei
due sacchi di polvere,
non

mi consente ricadute
mentre fuori il giorno scorre come un nastro telegrafico.
La notte reca viole,
arazzi d’occhi,

luci,
smorzate anonime
voci: «Tutto bene?»
l’inamidato seno inaccessibile.

Morto uovo, io
giaccio intero
in un intero mondo che non posso toccare,
al bianco, teso

tamburo del mio giaciglio
fotografi vengono a trovarmi –
mia moglie, morta e piatta, in pellicce da anni ‘20,
bocca piena di perle,

due ragazze
piatte come lei, che sussurrano: «Siamo tue figlie.»
Le immobili acque
mi avvolgono labbra,

occhi, naso e orecchi,
lucente
cellofan che non posso lacerare.
Sui miei nudi lombi

sorrido come un buddha e ogni
voglia, desiderio
cadono da me come anelli
serranti le loro luci.

Gli artigli
della magnolia,
ebbri dei loro propri profumi,
nulla chiedono della vita.





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