giovedì 26 luglio 2012
da "I Promessi Sposi, cap. XXXV" di Alessandro Manzoni
« S'immagini il lettore il recinto del lazzeretto, popolato di sedici mila appestati; quello spazio tutt'ingombro, dove di capanne e di baracche, dove di carri, dove di gente; quelle due interminate fughe di portici, a destra e a sinistra, piene, gremite di languenti o di cadaveri confusi, sopra sacconi, o sulla paglia; [...] e qua e là, un andare e venire, un fermarsi, un correre, un chinarsi, un alzarsi, di convalescenti, di frenetici, di serventi. »
immagine: Morti appestati, sanguigna su carta bianca, Biblioteca Zelantea, Acireale
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