M.C. Goodwin - Death Quit

venerdì 30 settembre 2011

30 settembre 1955, muore James Dean


E' il 30 settembre 1955.  
James Dean ci ripensa.
Invece di posizionare la sua Porsche, dietro la station wagon con a bordo Hickman e il fotografo Sanford H.Roth, che stava realizzando un servizio fotografico su di lui e le sue gare automobilistiche, James decide all'ultimo minuto di guidare la Spyder per familiarizzare di più con l'auto.
La Ford Custon Tudor coupe bianca e nera del 1950 guidata dallo studente ventitreenne Donald Turnupseed imbocca la Route 41 immettendosi nella corsia dove procedono l'attore e il suo meccanico Rolf Wütherich.
"Rallenta James!" gli dice preoccupato Rolf.
"Quel ragazzo dovrà pur fermarsi... Ci vedrà!" risponde James.
Le due auto si scontrano quasi frontalmente.
Rolf viene scaraventato fuori dalla macchina e giace sul ciglio della strada.
James, quasi trapassato dal piantone dello sterzo, è senza sensi e con grandi difficoltà respiratorie.
Rolf sopravvive con una mandibola rotta e altre ferite (morirà in un incidente stradale in Germania nel 1981 dopo aver tentato numerose volte il suicidio).
James, portato all'Ospedale Paso Robles, viene dichiarato morto alle 5:59. Aveva 24 anni.

La macchina maledetta
-La Porche di James Dean fu acquistata da George Barris, famoso per i suoi “effetti” cinematografici. Mentre veniva rimorchiata da un camion si sganciò dai sostegni e spezzò una gamba ad un meccanico.
-Il motore della Porche fu venduto ad un medico, pilota dilettante, che lo installò sulla sua auto da corsa. Durante una competizione il medico perso il controllo dell’autovettura, investì ed uccise uno degli addetti al controllo della gara. Il medico rimase gravemente ferito.
-Un altro pilota aveva montato sulla sua auto un semiasse proveniente sempre dalla storica Porsche ed ebbe un gravissimo incidente stradale.
-Un altro corridore utilizzò i suoi copertoni e rischiò di morire.
-Mentre i pezzi del motore distribuiti tra diversi piloti provocavano morti e disgrazie, il corpo principale dell’auto “maledetta” giaceva silenzioso nel deposito di Barris. Qualcuno racconta che un ragazzino che si intrufolò all’interno dell’auto per rubare un pezzo, si tagliò un braccio sul telaio in un modo talmente grave che i medici furono costretti ad amputargli l’arto.

Successivamente la carrozzeria ed il telaio del Porsche, furono utilizzati in una mostra viaggiante per una campagna sociale contro la velocità, per la sicurezza sulla strada a Los Angeles e in tutti gli Stati Uniti.

-A Sacramento il telaio dell’auto senza alcun preavviso si staccò fracassando l’anca di un visitatore.
-Alla tappa successiva della mostra il camion che trasportava i rottami contorti della Porche fu tamponato violentemente. Nell’urto i portelloni si aprirono e l’auto slittò all’esterno travolgendo ed uccidendo un uomo a bordo di un’altra auto che viaggiava dietro l’autoarticolato.
-Giunto nell’Oregon il freno a mano del camion si ruppe all’improvviso e il mezzo frantumò una enorme vetrina di un vicino negozio.
-L’ultimo episodio si verificò a New Orleans, dove senza alcuna causa apparente la Porsche si sfasciò in 11 pezzi. I sostegni sui quali poggiava la pedana, controllati accuratamente dagli addetti, avevano ceduto all’improvviso.

Gli organizzatori della mostra itinerante decisero di rimandare i rottami a Los Angeles. Nel 1960 l’auto fu caricata su un treno, ma non arrivò mai a destinazione. Sparì misteriosamente nel nulla. Convinto che fosse stata rubata da qualche collezionista, per ritrovarla Barris ingaggiò alcuni investigatori privati e fu promessa una taglia di un milione di dollari, ma non fu ritrovata, finché, verso il 1996, riapparve in Italia dove fu restaurata da uno specialista. Come nuova, finì poi ad un'asta privata per una cifra esorbitante. L'acquirente misterioso, probabilmente uno sceicco saudita, ogni tanto la espone a Las Vegas.

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