sabato 18 giugno 2011

Il safari park di Harbin


Al safari park di Harbin è possibile lasciare polli e vitelli in balia dei felini e assistere mentre vengono dilaniati.

Fino ad ora era stata famosa per il suo spettacolare festival della neve e per le colossali sculture di ghiaccio che richiamano ogni anno migliaia di visitatori. Ma Harbin, città cinese della Manciuria non lontana dal confine con Russia e Corea del Nord, negli ultimi tempi sta facendo parlare molto di più di sè per l'«attrazione» che i responsabili del locale zoo safari - uno dei più grandi della Cina nordorientale, dove vivono quasi 3 mila animali di 150 specie diverse - hanno voluto regalare ai frequentatori del parco: il «live feeding», ovvero la liberazione nel recinto delle tigri siberiane di un impaurito animale da cortile, e offrire così al pubblico pagante lo spettacolo della morte in diretta.

L'idea è forse quella di riproporre ai turisti ciò che avviene in natura, dove però tra preda e predatore si combatte una lotta che, se non ad armi pari, viene condotta perlomeno sulla base di equilibri stabiliti nel corso dei secoli. In questo caso, invece, il momento del pasto diventa semplicemente un pezzo dello spettacolo, a cui è possibile assistere dal sicuro dell'abitacolo di un pulmino o di un fuoristrada adeguatamente rinforzato. Non è solo lo zoo di Harbin a offrire ai visitatori il «live feeding», una pratica molto diffusa in Cina. Tuttavia le immagini registrate dai turisti in questo parco stanno facendo il giro della rete e sempre di più vengono viste e commentate con disappunto nel resto del mondo.

 I frequentatori del safari park, assieme al biglietto di ingresso, hanno la possibilità di acquistare uno o più capi da lasciare in balia delle tigri durante la visita. Il sovrapprezzo è minimo: si parte da 4 euro per una gallina, poco di più per una capretta e si arriva fino a 150 per un vitello, cifra che si può facilmente ripartire se si visita lo zoo in comitiva. Un supplemento che a quanto pare molti visitatori sono pronti a sborsare pur di vedere gli animali in azione, manco fosse veramente un inseguimento in un ambiente wildlife, come quelli documentati in tanti documentari naturalistici. Gli animali scelti come vittime sacrificali però non hanno neppure il tempo di rendersi conto di quanto sta per accadere: vengono lasciati in balia delle tigri e in pochi secondi tutto è finito. E quando alla fine la tigre raggiunge il suo scopo, ovvero acchiappare al volo il pollo e sbranarlo in pochi bocconi, c'è pure qualcuno che ride e applaude.


da corriere.it

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