venerdì 10 settembre 2010

John White Alexander - Isabella e il vaso di Basilico - Boccaccio


John White Alexander - Isabella and the Pot of Basil (1897)
.
Nel Decameron di Boccaccio la storia di Isabella compare nella Giornata quarta, Novella quinta. La storia narra di tre giovani mercanti e della bellissima sorella Isabella che vivono a Messina. La ragazza è innamorata, corrisposta, dal garzone di bottega Lorenzo e i due si incontrano segretamente. Quando i fratelli di Isabella lo scoprono, decidono di uccidere il garzone perchè vogliono che la sorella sposi un ricco mercante. Invitano Lorenzo a una scampagnata fuori città, lo uccidono e ne seppelliscono il corpo. Poi raccontano di averlo mandato in viaggio per lavoro, ma, non vedendolo tornare, Isabella si dispera, finchè una notte Lorenzo le compare in sogno e le rivela di essere stato ucciso. La mattina Isabella si reca nel luogo indicato dal fantasma e scavando trova il corpo; ma poichè è troppo pesante da trasportare, ne taglia la testa e la nasconde in un grosso vaso di basilico. Non si separa più dal vaso, lo guarda con amore e lo innaffia con le sue lacrime tanto che la pianta cresce e diviene sempre più bella e profumata. Lo strano attaccamento di Isabella al vaso è interpretato dai fratelli come follia. Glielo sottraggono, vi scoprono la testa e, temendo che il loro delitto venga smascherato, la seppelliscono fuggendosene a Napoli. Isabella, lasciata sola e senza neppure il vaso di basilico da amare, “piagnendo si morì, e così il suo disaventurato amore ebbe terine. Ma poi a certo tempo divenuta questa cosa manifesta a molti, fu alcun che compuose quella canzone la quale ancora oggi si canta, cioè: Qual esso fu malo cristiano, che mi furò la grasta…” [ leggi la Novella ]
.
.

Nessun commento: