lunedì 30 agosto 2010

noi contemporanei della fine del mondo: il vulcano Sinabung


Secondo giorno di eruzione per il vulcano indonesiano Sinabung, tornato in attività dopo oltre quattro secoli di quiescenza: le autorità di Giacarta hanno ordinato lo sgombero di oltre 21mila persone, e numerosi voli sono stati spostati su altre rotte a causa delle scarsa visibilità. Il vulcano ha infatti proiettato una colonna di fumo e cenere, ma a preoccupare gli esperti è il fatto che, dato che l’ultima eruzione documentata risale al XVII secolo, non sono note le caratteristiche della sua attività. Sta di fatto che - come tutti i vulcani che si trovano lungo il sistema di faglie denominato “l’anello di fuoco” -, il Sinabung ha le potenzialità per rivelarsi estremamente distruttivo: i precedenti più famosi sono quello del Tambora che nel 1815 causò 88mila morti, e del Krakatoa, che esplose nel 1883 provocando anche uno tsunami e uccidendo 36mila persone.
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