sabato 28 agosto 2010

Il gabinetto del dottor Caligari




Il gabinetto del dottor Caligari (Das Cabinet des Dr. Caligari) è un film muto del 1919 diretto da Robert Wiene.
L'opera è un gioiellino del cinema per ambientazioni e giochi psicologici. Il film b/n si svolge sul tema del doppio e della difficile distinzione tra allucinazione e realtà, aiutato da una scenografia allucinante caratterizzata da forme zigzaganti, case e vicoli distorti, ombre nere mischiate al caos dell'ambientazione claustrofobica, personaggi inquietanti e un finale che rivela ampiamente il perchè del mondo assurdo che si osserva per tutta la durata del film.

Trama
Il film inizia con Franz (Friedrich Fehér) che racconta ad un vecchio seduto di fianco a lui un racconto sinistro: un signore poco raccomandabile di nome Caligari, (Werner Krauss) giunge alla fiera del paese per presentare il suo sonnambulo, Cesare (Conrad Veidt). Si dice che il sonnambulo, una volta svegliato, predica il futuro... Contemporaneamente al suo arrivo cominciano ad avere luogo nel paese delle morti sospette.

Il primo a chiedere una predizione è l'amico di Franz, Alan (Hans Heinrich von Twardowski), che con Franz condivide l'amore per Jane (Lil Dagover). Cesare predice ad Alan che morirà entro il mattino seguente e la predizione si avvera.

Altre morti inquietanti seguono a questa e si culminano con il rapimento di Jane. Franz, nel tentativo di smascherare il colpevole, scopre che il dott. Caligari controlla il sonnambulo ordinandogli di compiere quei cruenti omicidi. Inizialmente la polizia non crede alla sua storia, ma Franz riuscirà a convincerla grazie al diario rubato del dott. Caligari che diceva tutto sugli omicidi.

Smascherato e inseguito dalle forze dell'ordine, il dott. Caligari si rifugia presso un manicomio di cui in seguito si scoprirà esserne il direttore. Qui Caligari rivela tutto: in preda all'insaziabile desiderio di ricerca nel campo del sonnambulismo, egli scopre che nel 18° secolo viveva un dottore che usò un paziente affetto dal disturbo per usarlo come assassino e così Caligari voleva imitarlo.

Mentre il racconto di Franz termina con la detenzione forzata di Caligari nel suo stesso manicomio, lo spettatore è ricondotto fuori dal lungo flashback, in tempo per scoprire che tutti i personaggi del racconto di Franz sono in realtà i suoi stessi compagni. Franz, infatti, è rinchiuso in un manicomio e tutto il racconto e frutto di allucinazione, in cui il dott. Caligari viene rappresentato con le sembianze del dott. Oscar, il responsabile dell'istituto correttivo.

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