“Brutta morte quella del boccone, prima annega nella saliva e poi, sul suo corpo affogato, battono denti incisivi che lo smembrano. Solo da morto e brandello il cibo reca piacere a quella ghiandola papilla che decide se il mangiare soddisfa il suo buon gusto; la papilla funge da spia di controllo e le informazioni arrivano al palato, il vero cervello della degustazione. Una volta che il giudizio palatino è di buon grado il povero boccone è deglutito: dalla bocca esce la parola e incontra il cibo che va a farsi merda. Per questo non parlavo, il pensiero che le parole e la pietanza usassero un sol canale mi inorridiva a un punto tale che sedevo a tavola, non mangiavo per non sporcare la parola e non parlavo per non mischiarla al cibo”
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Antonio Rezza – Ti squamo – (Storia di un amore screpolato)
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Antonio Rezza – Ti squamo – (Storia di un amore screpolato)
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