M.C. Goodwin - Death Quit

sabato 26 giugno 2010

Herta Müller


Kurt veniva in città ogni settimana. Era ingegnere in un mattatoio. Si trovava al margine di un paese, non lontano dalla città. La città sorge troppo vicino per abitare in paese, disse Kurt. Gli autobus viaggiano in direzione opposta. Al mattino, quando devo trasferirmi in paese per lavoro, un autobus esce dal paese verso la città. Di pomeriggio, dopo il lavoro, un autobus si dirige dalla città verso il paese. Ciò ha una sua ragione, non vogliono che nel mattatoio lavorino persone che possono viaggiare in città. Vogliono gente del paese, che lo abbandoni raramente. Quando giungono i nuovi arrivati, diventano rapidamente complici. A loro occorrono pochi giorni per tacere come gli altri e bere sangue caldo. Kurt controllava dodici operai. Collocavano tubi di riscaldamento nell'area del mattatoio. Kurt era raffreddato da tre settimane. Ogni settimana dicevo: devi rimanere a letto. Gli operai sono intasati quanto me e non rimangono a letto, diceva lui. Quando manco non fanno niente e rubano tutto.
(...) Poi disse: i bambini della scuola di Georg non vogliono saperne nulla della fabbrica e del parquet dei loro genitori e dei fischietti dei loro nonni. Dalle assi ricavano pistole e armi. Vogliono diventare poliziotti e ufficiali.
Quando al mattino vado al mattatoio, i bambini in paese vanno a scuola, disse Kurt. Non hanno né un quaderno né un libro, solo un pezzo di gesso. Così disegnano pareti e recinti pieni di cuori. Sono solo cuori intrecciati l'uno all'altro. Cuori di manzo e di maiale, che altro. Questi bambini sono già complici. La sera, quando ricevono i baci, sentono che i loro padri bevono sangue e vogliono andare là.
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un brano da "Il paese delle prugne verdi" di Herta Müller
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